martedì, aprile 25, 2006

datemi una gatta


indipendente, egoista ed egocentrica, eppure schiava delle attenzioni che le vengono riservate, del piacere che ne trae e della sicurezza che ne deriva, come quando da piccola si avventura su un albero da cui non sa scendere, o si nasconde in un armadio che solo il padrone può aprire.

Pigra e sonnacchiosa, ma feroce con i suoi simili.

Proprio mentre è mollemente abbandonata nelle fusa, estrae d'istinto gli artigli e li pianta nel primo pezzo di carne che le capita a tiro.

Se provi ad avvicinarla o a prenderla scappa e si divincola, se stai fermo ad aspettarla e la chiami con lo sguardo viene lei da te : basta aspettarla, prima o poi cederà al suo desiderio di grattini tra le orecchie e sotto la gola.

Molto, molto meglio della stupida razza canina, la quale, incapace di essere libera, vuole la mano forte del padrone, vuole delle regole, vuole un'educazione dettagliata e può essere ammaestrata a compiere qualsiasi operazione a comando.

lunedì, aprile 24, 2006

varie ed eventuali

sono stanchissimo. Però tanto vale cercare di mettere un po' di nero su bianco.

Pensieri a volte acerbi, altre volte maturi e altre ancora in via di putrefazione nel cervello.

1.
Domenica mattina, tra le quattro e mezza e le cinque :
"Negli ultimi mesi sono giunto alla conclusione che se voglio una ragazza per frequentarla almeno un po', dev'essere una spanata, altrimenti se è una un minimo normale va a finire che dopo un po' non ci sto più dentro"
Rielaborazione a posteriori : va a finire che pure lei non ci sta dentro, insomma che si inizia a non starci dentro più...tanto vale non frequentarsi più di tanto, no?
(possibile spunto autoanalitico : perchè voglio/sento la necessità circondarmi il più possibile di gente spanata? Da lasciare ad ore di maggior freschezza mentale)


2.
Oggi, quando qualcuno di molto vicino mi chiede se quando vado a ballare può esserci occasione che conosca qualche ragazza per uscirci dopo, anche "diventarci amici", chessò...Allibito, rispondo che non è l'ambiente in cui è agevole scambiare quattro chiacchere (visto il volume) e poi proprio non mi interessa. Se dovessi "conoscere" qualcun-a mentre mi muovo, beh insomma, m'importerebbe solo e soltanto di divertirmi (e far divertire), qualsiasi strascico sarebbe del tutto eventuale e secondario.
Non è che l'idea di trovarmi una ragazza più o meno stabile mi faccia ribrezzo in sè, però in questo momento sono molto chiaro sul fatto che voglio una conoscenza la cui occasione sia anche un interesse, una passione o un retroterra (di qualunque genere) comune. "Costruire qualcosa insieme" sono parole pesanti, stucchevoli e qualunque concetto stiano ad indicare dev'essere qualcosa di impegnativo e dall'esito pesantemente incerto, se non addirittura inutile. Delle belle affinità elettive pret-a-porter invece non costano nessuna fatica e sono una scusa solida e talvolta duratura per qualunque genere di frequentazione tra esseri umani.
post scriptum : qualcuno di molto vicino ha conosciuto il proprio partner più importante in discoteca. Alle mie parole, la rivelazione : "ecco perchè abbiamo interessi diversi e non ci sono tante cose che ci piace fare insieme! Non ci avevo mai pensato". Talvolta sono basitissimo, a me sembran cose più che ovvie.


3.
Christina Ricci nella scena finale di "the Opposite of sex" mi ricorda tantissimo una cara amica, per alcuni ragionamenti. Pure in alcuni tratti somatici, è questo il bello.


4.
Non avevo considerato che se dai una festa e inviti dei (delle) semisconosciuti(e) cocainomani e qualcuno(a) sta male, sono cazzi amari innanzitutto per te in quanto padrone di casa. Non ci avevo pensato. Se proprio è necessario per dare un tono contemporaneamente sfrenato all'ambiente, cercherò di reclutare gente che si droga responsabilmente (e che non offra agli sconosciuti e non insista col voler tentare i conosciuti). C'è sempre da imparare dalle riflessioni degli amici.
Nel caso dovessi mai avere noie per storie del genere, farò un'opportuna campagna mediatica, tipo quella qui sotto :










5.
Sembra che gli sbirri passino più spesso del solito a multare le macchine parcheggiate la sera al Galletto e a rompere il cazzo ai festanti. Bastardi, toccherà escogitare altre locations.

6.
Non c'è nulla da fare, le voci anomale mi colpiscono. Specie se accompagnate da una dizione strascicata, tra il sognante e lo sfatto.

7.
Urge conoscenza femminile che irrompa in modo piacevole e significativo nel mio presente prossimo, o valorizzazione estemporanea di conoscenza preesistente.

8.
Come sono bravo, talvolta, a girare intorno alle cose con le parole :D

martedì, aprile 18, 2006

allenamento al trave

fiumi di acido lattico e di testosterone :D

domenica, aprile 16, 2006

latinoamericano

odio il latinoamericano. Mi ricorda certi postacci in cui finivo (costretto da dinamiche sociali patetiche sulle quale non vale la pena dilungarsi) nelle più buie fasi adolescenziali. brrr.

E poi, ragionandoci sopra. Una bella ragazza dice che le serate in cui va a ballare latino da sola sono "quelle in cui si diverte di più". Dice che sono le serate in cui si passa una trafila di personaggi che ballano con lei, le offrono da bere, e magari ci scappa pure quello carino, e allora sarà contento pure lui, si capisce. Dice che tante trentenni si buttano sul "circuito" del latino per raccattare fauna maschile...

Ebbene tutto ciò mi sa di squallido. Sarebbero tutti o quasi lì per rimorchiare. E allora quella musica (che diciamolo, fa cagare) che senso ha? Serve a dare un rituale d'approccio? A che pro?

No, non fa per me. La prima regola, se vado (andassi) in un posto sperando di soddisfare i miei bisogni sessuali, ma anche se invito una ragazza a cena o a uscire con me, è : comunque vada, anche nella peggiore delle ipotesi, devo divertirmi. Se si tratta di una ragazza deve essere divertente e/o deve avere qualcosa da dirmi, se è un locale o una festa con della musica la musica deve piacermi, deve prendermi, deve bastare a se stessa. Come può farlo una musica nata per essere ballata in due, perdipiù con delle "regole" di ballo? Io sono da sempre individualista e anarcoide.

E poi questi rituali cosa sono? Cosa cambiano due parole scambiate al bancone di un bar? Magari mi perdo qualche passaggio, di sicuro non capisco.

Ci vedo solo una convenzione, una sovrastruttura molto provinciale, che serve alla ragazza per sentirsi corteggiata e meno zoccola, e all'uomo per sentirsi più conquistador.

Di sicuro tra un passo di danza e un drink non può nascere nessun sentimento, nessuna conoscenza, nessuna curiosità maggiore di quanto non possa venire da un semplice, animalesco scrutarsi, annusarsi, "sentirsi".

Molto meglio un bagno di onestà metropolitana. Tutti presi da una musica sfacciatamente ritmica e alienante, nonchè magari da qualche sostanza che faccia dimenticare per qualche istante la fatica di vivere. E se poi ragazze più o meno giovani vogliono raccattare un po' di fanciulli aitanti e più o meno indifesi beh, che facciano chiaramente capire di essere prede violabili, se vogliono essere predate, oppure che scelgano la selvaggina che preferiscono ghermendola con sguardi e mani e labbra rapaci : nulla di male, siamo fatti di carne. Le parole e i gesti di troppo sono solo squallida telenovela.

E allora il sentimento, l'amore? Per quelli a mio parere c'è solo una strada : MOIRA!!!
(non è un nome proprio...)

giovedì, aprile 13, 2006

Incertezza, attesa.

mail ricevute
mail mandate
mail attese

burocrazia che si manifesta con colpi di coda

risicate possibilità di un cambiamento di fronte allla cui prospettiva il perpetuarsi della normalità quotidiana annoia.

come al solito non sapere è ciò che mi destabilizza di più.

E pensare che dovrei tenere i piedi a terra e gli occhi sui libri....che palle.

martedì, aprile 04, 2006

fonto drum'n'bass

un uomo ascolta drum'n'bass.
Fermissimo.

Techno-Gianni nel mentre si dimena.



ps oggi ho raggiunto 2 conclusioni :
-l'atteggiamento che renderebbe irresistibile una strafiga non si addice a una ragazza quasi-cozza, e viceversa.

-In ogni caso, mi piacciono le ragazze con le occhiaie. Tanto le borse da sonno quanto i cerchi scuri stile pugno-in-un-occhio che alcune persone hanno di natura. Assurdo

domenica, aprile 02, 2006

hometown

Amo questo teatro, così come odio lo spettacolo in cartellone.

Chiedo poco...
uno sguardo, una risata, un paio di labbra, un po' di pelle...

Tutto il resto sfuma al confronto.