venerdì, dicembre 30, 2005

sogno e bugia

Ora che non ti posso più avere posso dirlo cosa ho sognato in un minuto chino su un banco.
Non fumavamo ridanciani, no.

Ci chinavamo come iene su un piccolo specchio, e aspiravamo con avidità, violenza, rabbia, voglia di consumarci. Cosa che non rientra propriamente nelle mia abitudini, e nemmeno nelle tue credo.

Evidentemente il buio, il dolore, l'assenza che si possono vedere dentro te anche quando vorresti dissimulare sono sì affascinanti come una perla nera, ma sono anche tremendamente pericolosi.