giovedì, dicembre 08, 2005

presenze

c'è un signore che si mette all'angolo delle stanze dove sono. Che mi segue da una certa distanza quando cammino per strada. Che mi aspetta alla macchina quando esco.
Se ne sta lì, alto, distinto, magro, con la sua bombetta. Lo si direbbe un cinquantenne d'altri tempi, mica uno di quei cinquantenni di oggi col pantalone arancio piuttosto che verde e la macchina con qualche cavallo in più.
Se ne sta lì, senza muovere un dito, e mi guarda col suo sorriso beffardo. Beffardo e mefistofelico. Come volesse dire : "Fai proprio ridere, giovane uomo. Fate ridere tutti, ma in particolare tu, che mi vedi a differenza della maggior parte degli altri, fai ridere. Schiumi di rabbia, lo so...non ti è mai piaciuto che altri ridessero di te. Solo tu ne hai il diritto. Coraggio, cosa aspetti? Butta via l'uomo, tieni l'animale. Colpiscimi, combatti, uccidimi, bevi il mio sangue, mangia le mie carni..."

E io lo so che questo bastardo mi affascina ma lo devo ignorare...almeno fino a quando non riuscirò a correre così veloce da fare il giro del'universo e coglierlo alle spalle.