sabato, gennaio 14, 2006

soprannomi

(Soggettivamente, non oggettivamente)

Boldo : a parte l'inquietante fatto che è lo stesso soprannome che i suoi amici danno a mio padre ("il" Boldo).
E poi : il suono goffo, buffo, caricaturale, quasi goliardico. In questo è un soprannome "cameratesco".
Ma soprattutto il legame diretto col mio cognome, il richiamo diretto e secondo me non del tutto casuale alla famiglia, al marchio, alla cittadinanza, insomma a un complesso di radici che identificano la persona al di là dell'individuo. E che a mio avviso lo pre-determinano e in definitiva almeno in un contesto provinciale lo limitano.
Di tutti i miei soprannomi, è quello che tollero meno volentieri. Sono autorizzati a chiamarmi così giusto quelli che mi conoscono da prima dell'università e che sono e saranno irrimediabilmente varesini, e in ogni caso...

Gianlu : legato al nome proprio, molto meglio. Ha un che di fanciullesco, infantile, tenero. Forse perchè è, ma soprattutto era, il diminutivo più usato dai miei, specie da mia madre. Tra gli amici mi chiamano così due persone, la Madda (ma guarda caso, compagna delle elementari) e mio cuggino Federico.

Jean : soprannome legato all'università, specie ai primi anni. Richiama tutto ciò che in me e nel mio aspetto è bizzarro, artificioso, esotico, "diverso" (forse sembro pure effemminato boh). Caricaturale, ma è una caricatura di cose spesso cercate e che in ogni caso sento fortemente identitarie, quindi è un soprannome ben voluto. Mi chiamano così moltissimi compagni di università.

Gian: nato come variazione "normale" di jean. Semplice diminutivo, neutro, di convenienza dato che ho un nome lungo. Mi chamano così specie i compagni di università e pochi varesini, alcuni dei quali alternano soprannome a seconda dei contesti (gian a milano, boldo a varese. Il che accentua la natura non del tutto casuale dei soprannomi). Diminutivo d'ordinanza tra coinquilini.

Sembra esserci una variazione continua tra jean e gian (dove il "francesismo" diventa sempre meno accentuato). Generalmente il range d'azione delle persone che mi frequenano più spesso vira verso gian con la g, viceversa chi non mi vede da tanto insiste sulla j. In ogni caso le stesse persone variano in ragione del contesto, del tasso alcolico (più alcool, più j), dell'ilarità intrinseca nel loro approccio alle cose. Un Serse Comandù, che già dal nome non può essere una persona seria, non si discosterà dalla j neppure per questioni di vita o di morte.

soprannomi minori :

gianni : usato da Ste e dalla Nico e a volte da quelli a loro legati, credo voglia richiamare il mio fascino nei confronti del compianto Gianni (Agnelli, e chi se no?), il mio portare la camicia e/o la giacca indipendentemente dal contesto, cosucce del genere.

joker: soprannome milanese. Fatemi fumare tantissimo, datemi un motivo per ridere e capirete...

ghisino: una volta quando arrampicavo mi gisavo subito...

4 Comments:

Blogger ilBerta said...

minchia colonnello, se lo sapevo ti linkavo con un altro nome! anzi, suggerisci...

9:59 PM  
Blogger gian said...

ma figurati!

(se proprio, linkami come "il colonnello kurtz")

11:35 AM  
Blogger skinfy said...

hai dimenticato "g".
inoltre io uso indistintamente "boldo", "jean" e "gian". rifletto lo sradicamento delle mie radici nei tuoi soprannomi.

:)

ps: per la mail... sì, hai stronzeggiato troppo!

5:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

"una volta, quando mi ghisavo.."
perchè invece adesso...
ihihihi

10:45 PM  

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