martedì, gennaio 03, 2006

presente

Datemi degli oggi che valgano la pena.
Del passato recente o remoto non me ne faccio nulla.
Idem del futuro.

Certe giornate sembrano essere destinate ad essere interlocutorie, come un'attesa o una preparazione a "qualcosa" di ancora ignoto, di cui non si sa se come e quando si manifesterà. Ecco, è da qualche tempo che non le sopporto più.

Forse qualcuno tirerà fuori il vecchio refrain che "siamo noi a dover dare significato alla giornata, etc etc...".
Tutte palle. Al limite può riuscire di ingannare felicemente il tempo, ma nulla di davvero significativo accade senza un aiuto esterno.

Ogni "evento" ha bisogno del suo monolite nero.

Senza, il massimo risultato raggiungibile è rallentare l'inesorabile caduta verso l'inutile, il grottesco, la pazzia come unico rifugio sicuro.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Carine le modifiche ...hihih!!

9:24 PM  

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